Dove abbiamo lasciato Roland?
Credo che lui ed il suo gruppo stessero per affrontare i Lupi di Rombo di Tuono.
E… quella storia di… Villa di mele?
…??
… dai, quello con la balena bianca.
Ahhh, intendi Melville. *ridacchia* Erano in mezzo al mare ed avevano incontrato un’altra nave con delle notizie sulla balena.
Non è per farti arrabbiare, ma mi spieghi perchè i due gruppi sono fermi ancora nella stesso posto?
Beh, sai… non ho molto tempo.
Eppure mi sembra che la sera la passi giocando ai videogames. Quel giochino post apocalittico è anche divertente… ho riso un sacco quando sei riuscito a rigirare la frittata con le chiacchiere a quello che stava per sparare alla coppia… ma non parla di una caccia ad essere gigantesco o di una ricerca di una torre oscura attraverso mille pericoli.
E’ vero, ma…
Poi ci sono quelle uscite che avevi progettato. La maggior parte delle città che hai citato non sapevo neanche esistessero, ma sono sicuro che nascondono delle cose interessanti da scoprire. O almeno, arrivarci sarà bello, no?
In teoria si…
Quindi quando partiamo?
Il fatto è che non c’è nessuno che mi accompagna…
…. e da quando questo è stato un problema? Fai come quando vai al cinema.
Non è proprio la stessa cosa…
Un’ultima cosa: quando riprendi a scrivere quei racconti che avevi cominciato? Il tizio invisibile non parla tanto e comunque mi inquieta un pò. Non so mai da dove spunta, e quando gli faccio qualche domanda mi guarda in modo strano e non risponde!!
Non lo so. Forse mai.
E perchè?
Non lo so. E’ che… tutto mi sembra così banale ed inutile.
Banale ed inutile?
Insomma… sto cercando un lavoro che non trovo. E mi rendo conto che per la stragrande maggioranza di questi io non ho la minima competenza. E quando torno sul blog mi sento un pò più sollevato, leggero, cioè solo quando sto facendo qualcosa di strettamente personale. Insomma, non sono nemmeno capace di pensare ad usare quello che scrivo come sostentamento! E poi, scrivo di cose stupide, banali, già viste e sentite.
….
Perchè quello che mi piace non mi serve a nulla?
Perchè parli così male delle tue passioni? Cosa ti hanno fatto di male? Ti fanno arrabbiare con gli altri? Ti obbligano a fare cose che non vorresti? Quello a volte lo faceva uno dei tuoi lavori… insomma, forse TUTTI i tuoi lavori l’hanno fatto. Forse è per questo che non ti impegni molto?
….
Io non ho mai lavorato in vita mia… anche perchè mi hai creato tu… ma mi piacevano alcune cose e ho continuato ad apprezzarle. Ho continuato ad amarle, e loro mi hanno ricambiato. Tu hai bisogno di leggere, e scoprire nuovi mondi. Tu hai bisogno di fare foto anche stupide, che magari differiscono solo da una luce più forte o più tenue, per aiutare la tua memoria. Tu hai bisogno di andare in giro, di camminare, di osservare tutto ciò che ti circonda, perchè il tuo entusiasmo da bambino è un dono che non molti hanno. Tu hai bisogno di scrivere, perchè solo così scopri te stesso… e per il momento è forse l’unico modo che hanno le persone di conoscerti un pò meglio. E poi non è detto che alla fine non riuscirai a ricavarci niente di “utile”.
….
TU pensi che il lavoro sia una “base”, ma non è vero. Il lavoro è importante, ma è solo una scala: ti serve a raggiungere piani più alti o più bassi. Una persona può fare il lavoro più ricco del mondo, ma quando torna a casa? E’ un buon padre per i suoi figli? Racconta loro delle storie prima di andare a dormire? Oppure è una persona a cui piace leggere, scrivere, viaggiare? E dove è andato l’ultima volta? Gli piace scherzare? Ha amici? Oppure… è solo un numero identificativo, che nasce la mattina e si spegne finita la giornata lavorativa? Lo so che hai paura. Ma tu sei le tue passioni, le tue esperienze, le tue fantasie. Il lavoro descrive solo una minima parte di te. I posteri potranno anche un giorno renderti omaggio ricordando le tue opere, ma non ti conosceranno affatto. E’ solo ciò che ti piace che farà in modo, un giorno, che almeno ad una persona venga la curiosità di chiedere altro di te e magari di conoscerti. Sbaglio?
Forse no.
… e poi, forse quello che scrivi è banale. Ma è il TUO banale, che è diverso rispetto al mare di banale in tutto il mondo. E non è detto che lo sia veramente: il fratellone dice sempre che se tu ti sottovalutassi di meno saresti molto più sereno. Magari ogni tanto fai nascere delle perle, e non te ne rendi conto. Si, dovresti decisamente sorridere ogni tanto. E al diavolo se la consideri una smorfia: a qualcuno quel sorriso piace.
*abbozza un sorriso*