“Se qualcosa puo’ andare male, lo fara’”
Eppure lo giuro… non volevo fare ritardo questa mattina. Avevo impostato la sveglia del mio orologio alle ore 06:45, in modo tale da essere pronti per le 7, fare colazione in hotel e partire con calma per prendere l’autobus. Certo… peccato di essermi scordato di risistemare l’orario del telefonino, mandando avanti di un’ora. Risultato? Il mio telefonino suona alle 06:45… ovvero alle 07:45 orario di Creta ^^” per fortuna S. sveglia sia me che G. alle 07:10 bussando alla nostra finestra. Ok, anche oggi disastro evitato XD
Comunque, eccoci alle 08:10 alla stazione degli autobus, pronti a partire, passare 3 ore in viaggio…
Apro un piccolo discorso (che spero di chiudere subito): gli autobus cretesi sono grandi, comodi (con tanto di aria condizionata) e fino ad adesso sono sempre partiti in perfetto orario. Ma… sono LEEEEEEENTI ^^” vanno piano, le strade non sono il massimo della funzionalita… insomma, come ha detto oggi S. “C’e’ gente che ci e’ morta di vecchiaia li’ dentro”
…e raggiungere Ierapetra alle 11:20. Da li’ dovevamo prendere un traghetto per la rinomata isola di Chrissi ( o Chrysi, si diceva in 2 modi) alle ore 12:30. Quindi ci tocca un’attesa di un’oretta. Ci accomodiamo sul traghetto, posti in cima per prendere un po’ di Sole e di arietta fresca quando parte e… gia’, quando parte? Il traghetto si riempie fino all’inverosimile, e quando ormai ha raggiunto il livello “barcone della speranza pieno di profughi libici” , la comunicazione di servizio ci dice in inglese che dobbiamo TUTTI spostarci al traghetto in arrivo. Quindi da primi finiamo ultimi, nella cambusa XD
Ma l’importante e’ partire. E dopo altri 45 minuti di viaggio, raggiungiamo finalmente l’isola tanto desiderata. Visto che si sono fatte le 13:20 e il traghetto riparte alle 18:30, cerchiamo di fare le cose in fretta. Rapido pranzo al bar dell’isola, tempo di digestione e poi… bagno!!
All’ora di pranzo incontriamo il vero signore dell’isola, a cui tutti i villaggianti della giornata (me compreso) hanno offerto doni in cibo: un cucciolo di labrador, cosi’ adorabile che nessuno ha saputo resistere al suo sguardo “magnetico” *_*
Il nostro pasto? Un’insalata di pollo alla maniera greca. Ovvero…. imbottito e sommerso da joghurt greco. Una delle cose che io proprio non riesco a capire: non ha sapore, non ha zucchero, e deve essere per forza abbinato a qualcosa per avere senso. Mah…. per lo meno e’ dietetico.
La spiaggia, il mare… non ci deludono affatto. Anzi, e’ oltre le mie piu’ rosee aspettative: sabbia bianca, acqua cristallina, il tutto condito da giornata calda e con il giusto vento. Insomma… un piccolo paradiso terrestre.
S., R. e G. si fermano per prendere il Sole. Io invece non riesco a sopprimere il mio animo da esploratore e comincio a farmi una passeggiata. E faccio le seguenti scoperte:
1) l’isola sara’ anche disabitata, ma evidentemente e’ frequentata anche di notte. Perche’? Ho contato, seminascosti tra la vegetazione dell’isola, almeno 6-7 accampamenti. E dal traghetto, mentre stavamo arrivando sull’isola, ho scorto qualche barchetta tra le insenature.
2) l’isola e’ sia sabbiosa che rocciosa. Spingendomi 300 metri piu’ avanti, ho incontrato la parte rocciosa, all’interno delle quali roccie erano incastonate diverse conchiglie! E anche belle grandi e antiche! Mi sono messo a cercare in giro, sfidando i dolori ai piedi, e ne ho trovate 3.
3) un po’ piu’ avanti della zona conchiglie, ho trovato una… coppia di nudiste integrali. Ringrazio i miei occhiali da sole e la mia faccia monotematica, perche’ devo ammetterlo…. un ringraziamento MOLTO sentito alle mamme di tutte e due XD
Digestione compiuta, torno al campo base e io ed i miei amici ci facciamo il bagno. Acqua fresca, fondali ben nitidi… anche la mia maschera da sub mi ha fornito buone esplorazioni sottomarine. I miei amici invece fanno amicizia con una coppia di italiani, con i quali scambiano commento e consigli.
Ma il tempo e’ tiranno, e le 18:30 arrrivano forse troppo presto. Saliamo sulla barca, e prima della partenza si scoprono altri italiani in vacanza (3 coppie di napoletani ed il loro “sdeghede’”, una coppia del Nord italia che componeva un diario di viaggio e a cui mancava la loro Matti) ma quando il traghetto riparte si forma un curioso e religioso silenzio: nessuno vorrebbe andarsene da quell’isola, e tutti la guardano con incredibile malinconia e rassegnazione. Gia’… chissa’ quando si rivedra’ un posto come questo…
Intanto G., che non avendo il cappello ha usato una maglietta per farsi una specie di turbante (il nostro Gheddafi, e quando ci guidava verso la spiaggia il nostro Sandokan XD) alla fine si e’ scottato pesantemente: le braccia erano viola, e la faccia era rossa…. tranne nella parte coperta dal turbante. Uno spettacolo quel contrasto di colori. Forse adesso si ricordera’ che la crema solare va messa piu’ di una volta XD
Poi siamo tornati a Ierapetra, e da li’ alle 20 l’autobus per tornare al nostro albergo.
Crollo dal sonno anche io… ma un ultimo consiglio: se doveste fare una vacanza a Creta, affittatevi una macchina. Ne guadagnerete in salute mentale ^^”
Alla prossima!