Archivio mensile:agosto 2017

A spasso per… il Lazio: l’abbazia di Montecassino (Ora, labora… e copriti bene mi raccomando)

 

Il 15 Agosto è stata una bella giornata: io, S., R., M., An. e G. avevamo organizzato una sessione di “soft rafting” a Cassino, quindi alle 11 ci siamo tutti imbarcati su un gommone con la pagaia, giubbotto salvagente e casco in dotazione e dopo le istruzioni basilari di rito ci siamo lasciati trascinare dal fiume e fino alla meta finale ci siamo goduti una bella giornata di Sole, fresca, divertente e decisamente con un finale bagnato XD. Avendo finito verso le 13:30, dopo la pausa pranzo avevamo un pò di tempo e quindi abbiamo deciso di andare a visitare la vicina e famosa abbazia di Montecassino.

Ingresso abbazia di Montecassino

Lo sapevate che l’idea di fondare un monastero in cima ad una montagna di circa 520 metri è venuta a San Benedetto nel 529, nello stesso luogo dove era presente un’antica torre ed un tempio dedicato al Dio Apollo? Nonostante nel medioevo sia diventato un centro culturale della massima importanza grazie alle sue biblioteche, ai suoi archivi e alle sue scuole di scrittura e miniatura che salvarono la cultura del passato, questa abbazia non ha avuto una gran fortuna durante i secoli, essendo stata distrutta per ben 4 volte: la prima nel 577 ad opera dei Longobardi, poi nell’887 fu il turno dei Saraceni e nel 1349 si mise di mezzo un terrible terremoto e ne la rase quasi al suolo. L’ultima volta fu il 18 febbraio del 1944, nelle fasi finali della seconda guerra mondiale: gli Alleati bombardarono l’abbazia perchè convinti erroneamente che fosse luogo di riparo per le truppe naziste. La cosa divertente è che se l’archivio ed i più importanti documenti bibliografici sono stati salvati dalla distruzione lo dobbiamo anche alla famigerata Divisione Corazzata “Hermann Goring”, la stessa tristemente famosa per gli innumerevoli eccidi compiuti in Italia. Ricostruita/restaurata a partire dal 1948, si è cercato di rispettare il più possibile il “disegno” originale dell’abbazia, cercando di riutilizzare addirittura i materiali che fu possibile recuperare.

Chiostro del Bramante: statue di San Benedetto e Santa Scolastica

Partendo dal Chiostro all’ingresso (o Meridionale), sotto il il quale porticato è possibile vedere un bellissimo mosaico del Cristo tra la Madonna e San Martino, abbiamo raggiunto il Chiostro del Bramante, chiamato così perchè la struttura fu ispirata e disegnata da Bramante nel 1550. Molto ampio ed arioso (ho letto che misura 30 x 40 metri) da un lato si affaccia sulla valle del Liri (dal loggiato è possibile persino vedere il cimitero di guerra polacco) e dall’altro, dopo una grande scalinata, è stato possibile raggiungere il Chiostro dei Benefattori, chiamato così perchè sono presenti 24 statue rappresentanti coloro che hanno contribuito alla grandezza dell’abbazia e dell’Ordine stesso (ci siamo stupiti di vedere una statua di Carlo Magno!)  Dopo il chiostro siamo entrati nella Cattedrale di Santa maria Assunta e San Benedetto abate. Un trionfo di oro, con sulla volta affreschi raffiguranti san Benedetto, San Paolo e San Giovanni ed è persino presente la tomba di Piero dei Medici. L’ultima cosa che abbiamo visto prima di uscire è stata la cripta, l’unica cosa che si è conservata intatta dopo i bombardamenti: dopo un corridoio stellato, realizzato con la tecnica del mosaico, sono presenti 3 piccole cappelle.

qualche consiglio utile:

  1. l’abbazia è aperta tutto l’anno, e l’ingresso è gratuito (o quasi, ma ve lo spiego in un altro punto). Nel periodo dal 21 Marzo al 31 Ottobre l’orario è 08:45 – 19:00; dal 1 Novembre al 20 Marzo è 09:00 – 16:45 nei giorni feriali e 08:45 – 17:15 in quelli festivi. L’unico giorno di chiusura è il 25 Dicembre.
  2. E’ possibile visitare il museo, molto importante perchè contentate reliquie ed opere di diverse epoche storiche, passando dai resti antichi del tempio di Apollo, passando per i residui del monastero dopo i bombardamenti ed arrivando fino ad alcuni esemplari di manoscritti e stampe dell’abbazia. L’ingresso costa 5,00 euro. E’ possibile anche premotare una visita guidata, sempre a pagamento, dove è possibile visitare la zona gratuita, il museo ed anche una zona antica normalmente interdetta al publico.
  3. L’ingresso è gratuito, ma il parcheggio costa 3,00 euro. Quindi, a meno non vogliate farvi un IMPEGNATIVO percorso a piedi risalendo la montagna passando attraverso diversi tornanti, il parcheggio è decisamente una specie di tassa. E… mi fa un pò storcere il naso, perchè è un costo decisamente superiore persino al parcheggiare in una grande città ^^”
  4. Ci sono alcune regole da rispettare: è un posto dove bisogna mantenere bassi i rumori (essendo luogo di preghiera e meditazione), non si può entrare in bicicletta ed è possibile fare foto, ma senza treppiede e senza usare il flash. Ma soprattutto ha un codice di abbigliamento da rispettare. MI concentro su questo perchè stato causa di un “piccolo contrattempo” tra noi ed un paio di guardie un pò troppo pignole e decisamente paranoiche ^^” quindi mi raccomando, è possibile girare con spalle coperte e pantaloni che almeno arrivino alle ginocchia.

Veduta Chiostro del Bramante dalla cima della scalinata

Quindi, consigliato? SI, soprattutto se si possiede una forte fede e spiritualità. E’ un luogo di pace e di silenzio, e se esiste un DIo sicuramente sembra un posto piuttosto buono per sperare di “incontrarlo”. SE invece siete semplici turisti, rimane un posto gradevole, con opere d’arte di un certo pregio e con un’atmosfera tranquilla. Ottima per una passeggiata domenicale.

Alla prossima!!