Prima di tutto, un ringraziamento ad AnNaRè, per aver giudicato il mio blog molto divertente. Spero di scrivere di altri momenti paradossali come la chiamata la mattina presto ed il cinema, mi fa piacere che non sia il solo a ridere delle mie situazioni assurde. ^_^
Ora però apro una nuova categoria. Di come io sia un "Inguaribile pigro" l’ho già scritto molte volte, ma sono anche un "inguaribile sognatore", quindi è il momento che vi racconti il sogno che ho fatto questa mattina. Un piccolo preambolo: la scorsa sera ho avuto un discorso con una persona a me cara, un discorso che mi ha fatto capire molti dei miei problemi e mi ha costretto per la prima volta in maniera seria a risolverli. Dopo il discorso, invece di andare a dormire (erano 23:55, più o meno) ho deciso di fare 4 passi, per avere un pò di tempo di fare 4 chiacchiere con me stesso. Quindi sono partito da casa mia e ho fatto una gran lunga passeggiata (per chi sapesse dove abito, sono arrivato a Ciampino, alla cornetteria subito dopo il Palacavicchi), mi sono preso un cornetto alla crema, sono tornato indietro e sono ritornato a casa stanco morto (proprio come era mia intenzione) più o meno alle 3:15 di mattina. Poi sono andato a dormire.
Una volta che mi sono addormentato, ho fatto un sogno. Vi assicuro che di solito ne faccio molti, e la maggioranza delle quali ricordo quasi perfettamente. Ultimamente non ne ho fatti, ma devo dire che ho dormito pochino ultimamente… ^_^” Beh, il sogno in questione è più che altro una sorta di favola, che mi sento in dovere di scrivere soprattutto per me. Se non volete leggere, liberi di chiudere.
C’era una volta, in un regno lontano, un re che regnava con giustizia. Aveva accanto a sè la principessa sua figlia, amata da tutti per la sua bontà e generosità, per la sua voglia di vivere e per quella di aiutare gli altri.
Ma un giorno la pace finì. Un terribili drago sputafuoco, dotato di forza mostruosa e di intelligenza maligna, riuscì a rapire la principessa, lasciando il regno nello sgomento. Il re chiese chiese ai più valenti guerrieri del regno un aiuto per salvare sua figlia, ma nessuno voleva andare: tutti conoscevano la pericolosità del drago. Alla fine si fece avanti solo un giovane cavaliere, che faceva parte della scorta della principessa, chiedendo di poter compiere lui la missione. Voi direte: "Lui si che è un vero eroe, un cavaliere senza macchia e senza paura!"; mi dispiace deludervi ma non era così: le sue doti morali e di giustizia erano riconosciuti da tutti, ma provava puro terrore al solo pensiero del drago ed era quasi sicuro di morire. "Perchè lo faceva allora?" Le leggende narrano che fosse segretamente innamorato della principessa, ma non si fosse mai dichiarato perchè non si sentiva degno di lei e aveva paura di essere rifiutato; si era sempre accontentato di esserle vicino e di proteggerla se poteva. Ma stavolta non poteva lasciarla in balia del mostro, quindi si preparò a partire, sperando durante il viaggio di trovare un pò del coraggio di cui aveva disperatamente bisogno. Indossò la sua corazza, i suoi gambali e bracciali, il suo elmo, poi prese uno scudo e una spada e si preparò a partire. Il giorno della partenza un giovane mago, colpito dal fatto che volesse andare a salvare la principessa ma leggendo nei suoi occhi la paura di non riuscire, gli si avvicinò e gli diede una pergamena. Quando il cavaliere gli chiese cosa fosse, il mago rispose sorridendo: "Per arrivare alla tana del drago a piedi dovrai passare attraverso le gelide montagne, il soffocante deserto, l’insidiosa palude e poi arriveresti dal drago. La pergamena che ti dò ti permetterà di evocare una sorta di varco magico in grado di arrivare subito dal drago. Ma ricorda: poi usarlo solo prima di arrivare all’inizio delle tre insidie e solo per 3 volte. Fanne buon uso. Che il cielo ti accompagni!" Il cavaliere rimase a riflettere sul dono che aveva ricevuto e ringraziò calorosamente il mago per il suo aiuto. Poi partì. Una volta arrivato ai piedi della montagna, aprì la pergamena e davanti a sè comparve un grande cerchio magico. Il cavaliere, guardando attraverso il cerchio, poteva vedere la principessa in pericolo ma anche il terribile drago. Quindi decise di non usare il portale "Non mi sento ancora pronto ad affrontare il drago… non ne sono ancora capace. Forse passando le montagne troverò il coraggio che mi serve…" si disse tra sè speranzoso. Quindi non usò il portale e si decise a scalare la montagna. Sfortunatamente la montagna gli diede alcuni problemi, e per scalarla meglio dovette abbandonare i bracciali, i gambali e il suo scudo. Superate le montagne, arrivò davanti al rovente deserto. Aprì di nuovo la pergamena e di nuovo il portale si manifestò davanti a lui. Ancora una volta vide la principessa in pericolo, ma quando scorse il potente drago, il cavaliere capì che non aveva ancora trovato il coraggio necessario per affrontarlo, anzi il drago gli sembrava ancora più grande di prima. "NOn mi sento ancora pronto… non ne sono capace. Forse una volta superato il deserto troverò il coraggio che mi serve…" si disse tra sè meno convinto della volta prima. Quindi decise di non usare ancora una volta il portale e di incamminarsi per il deserto. Anche il deserto fu una tappa molto dura per lui, e a causa del terribile caldo fu costretto a liberarsi anche dell’elmo. Una volta superato il deserto, si ritrovò davanti alla palude. Aprì di nuovo la pergamena e il portale comparve per quella che sapeva sarebbe stata l’ultima volta. Guardò di nuovo attraverso il portale… vide di nuovo la sua amata principessa e il drago, che sembrava ancor più terribile e spaventoso per lui dell’ultima volta. Il coraggio sapeva di non averlo trovato, e capì che continuando come aveva fatto non lo avrebbe trovato mai. Gli era rimasta solo la corazza e la spada, e sapeva che se avesse cercato di attraversare la palude avrebbe perso anche la sua ultima protezione. Solo allora si pose il problema… attraversare la palude, perdendo la sua ultima protezione ma sperando di trovare il coraggio necessario per affrontare il mostro, o varcare il portale, trovarsi di fronte la sua paura più grande e cercare di combatterla fino alla fine? Sapeva che molto probabilmente sarebbe stata la sua ultima battaglia. Doveva solo decidere come affrontarla. Rimase fermo davanti al portale per qualche secondo, continuando a riflettere su tutto ciò, e alla fine…
… non sò come è finita! Mi sono svegliato alle 14:30 e non sò come è finita! Altro che "La notte porta consiglio", qui ho più dubbi di prima! La soluzione del sogno in compenso l’ho trovata, ma il cavaliere alla fine avrà davvero il coraggio… di non cercare il coraggio?
Alla prossima.