Archivio mensile:agosto 2006

Ricapitolando… (Agosto 2006)

Eccomi qui, pronto per il mio solito riepilogo mensile! ^_^
 
E questa volta non ho neanche bisogno di controllare i miei interventi precedenti! Ho tutto in mente…
 
Il mese è cominciato con le "vacanze" (si fa per dire… ^_^’) dai miei nonni. Per mia fortuna non sono durate molto, quindi sono riuscito a tornare da solo a Roma, riuscendo a godermi un pò casa mia DA SOLO… insomma, "casa mia" è un termine poco appropriato, forse il termine giusto è che ho fatto il custode, ma ne ho goduto anche così… ^_^
Appena arrivato, sono subito partito per una vacanza con alcuni amici miei di un giorno ad Assisi, e devo dire che mi sono divertito molto sebbene l’avessi già vista. (Non siamo stati benedetti dal sole, ma andava bene anche così ^^ ). Poi sono rimasto da solo a casa, a sfruttarla come più mi pareva, o accettando inviti ad uscire e altre cose da parte di amici e amiche.
E in questo periodo, per motivi così personali e intimi da non poterne parlare a tutti, sono passato dalla più alta gioia alla disperazione più nera… neanche il mio ottimismo mi ha aiutato a passarmela meglio. A quello che mi è successo ci penso ancora adesso, ma più ci penso più penso che sia giusto che le cose siano finite così… almeno non ho rimpianti, solo una profonda tristezza e malinconia. Ma ripeto, era giusto che finisse in quel modo… e alla fine mi tirerò su, come sempre.
Poi sono tornati i miei e sono cominciate le grandi pulizie di casa. E con esse anche le litigate epocali tra me e mia madre, visto che le rispondevo scocciato e nervoso. Ma la perdono, visto che non sa come mi è successo e forse non lo saprà mai. A Questo si è aggiunto il fatto che adesso sono un maestro di inglese per mio fratello… cosa che ha cominciato a farmi litigare anche con lui, anche se per motivi diversi.
 
Stasera partecipo alla festa di compleanno di una mia cara amica, quindi cercherò di mettere al bando almeno per stasera la tristezza e di spassarmela nel miglior modo possibile.
 
Alla prossima.

Mr Johnny, can you help me?

E così questa mattina, finiti i lavori per pulire casa, i miei mi hanno trovato un "simpatico" diversivo…
 
Mi hanno prontamente riciclato come "maestro di inglese" per mio fratello… giusto per dargli (e darmi) qualcosa da fare.
 
La cosa personalmente mi scoccia un pò. I motivi sono due: il primo riguarda mio fratello, che è DECISAMENTE meno entusiasta di me di fare lezioni di inglese di cui lui non sente bisogno (anche se devo ammettere dopo la lezione di ripasso di questa mattina sono DECISAMENTE convinto che ne abbia bisogno… ^_^”’) e quindi fa di tutto per intralciarmi e si lamenta con me in continuazione; il secondo riguarda me: in teoria (almeno come la pensano i miei) dovrebbe servire anche a me come ripasso… il problema è che non sono dell’umore adatto per fare da maestro, e comunque ripassando le cose di mio fratello non ottengo nessun risultato. Preferisco piuttosto cercare di capire il significato delle canzoni inglesi, o leggere libri in inglese.
 
Ma questo passa per il convento ora, quindi mi adatto… e sopporto…
 
The lesson is over. See you next time!

These are the days of our life…

Eccomi qui, sveglio e (quasi) pimpante! ^_^
 
Oggi il sole splende, l’aria è fresca e io mi sento QUASI di buonumore…. dopo quello che ho passato in questi giorni mi sento meglio, anche se il livello della mia autostima è ancora pericolosamente basso. Ma almeno è un inizio.
 
Ringrazio con tutto il cuore il mio amico di vecchissima data M. con cui ieri sera sono uscito e con il quale ho fatto 4 chiacchiere. Devo dire che mi ha fatto bene uscire un pò di casa, scambiare opinioni e cavolate con qualcuno… anche se ieri sera mi ha praticamente costretto a bere un "vodka orange" (chi mi conosce sa che sono astemio ^_^”’) e un bicchierino di qualcosa che ancora non sò cosè, ma come il precedente bicchiere mi ha causato un bruciore di gola spaventoso e un mal di testa questa mattina che non vi dico.
 
Insomma, la vita continua a scorrere lenta (purtroppo…) e ogni giorno mi ritrovo a mettere insieme i pezzi della mia autostima. Sono tutti lì, non ne ho persi nessuno, ma rimetterli insieme è arduo… Se non altro ho guadagnato una cosa utile: dormire sta quasi diventando inutile e mangio sempre meno, tra un pò diventerò un figurino! O morirò di fame…
 
Alla prossima. 

Cala il sipario. Lo spettacolo è finito.

 
… e alla fine decise di varcare il portale. Rimase per pochi interminabili secondi, durante i quali la magia lo trasportava dal drago, a convincersi di aver fatto bene: "E’ inutile stare a tergiversare… non posso cercare il coraggio continuando ad andare avanti. O è dentro di me, o non c’è!". Si ritrovò davanti al drago. Il primo pensiero fu proprio di essere venuto per morire e la sua paura quando il drago, trovatosi il cavaliere davanti, ruggì in maniera terrificante. Poi il cavaliere vide la principessa… e il coraggio sembrò tornargli come per miracolo. La lotta tra i due contendenti fu aspra e massacrante, il drago ferì molte volte il cavaliere con i suoi artigli e il suo alito infuocato, mentre il cavaliere lottando con la forza della disperazione riuscì a penetrare le difese del drago, anche a costo di innumerevoli sofferenze. Alla fine il drago fu sconfitto, ma anche il cavaliere era ridotto male: vide la principessa libera, ma la vista si appanno e tutti i suoni gli sembravano ovattati… un ultimo sorriso, prima di cadere al suolo, senza forze e moribondo.
 
Cala il sipario. Lo spettacolo è finito. Non c’è più niente da vedere.

Dead man walking

In queste ore sto finalmente provando, in modo vago, le sensazioni che prova un condannato a morte. (Non preoccupatevi, non morirò… non posso lasciarvi soli in questa valle di lacrime senza la mia INSOSTITUIBILE presenza! ^_^ )
 
Ripeto… strane emozioni. L’aria che respiro ha quasi un’altro "sapore", sento che mi riempie i polmoni come mai aveva fatto prima. Ma ho quasi paura a respirare troppo, quasi potesse esplodermi la cassa toracica!
Ogni cosa che faccio mi rimando al mio prossimo futuro. Neanche giocare con la Playstation2 (che di solito mi rimbambisce a dovere… ^_^”’ ) riesce a non farmi pensare.
Guardo continuamente l’orologio, anche ogni 5 minuti, con la speranza e contemporaneamente la paura che arrivi l’ora decisiva.
 
Comunque vada, queste sono sensazioni indimenticabili… nel bene e nel male.
 
Alla prossima.

Delirio di un insonne

Come mi sento strano…
 
Non mangio da quasi due giorni e sopravvivo solo bevendo acqua, ma non ho fame.
Cammino fino a sentirmi i piedi doloranti, sperando da solo di mettere in ordine le mie idee, ma non risolvo nulla.
Ho il fiatone, ma non mi muovo da ore.
Rileggo ciò che scrivo, ma non trovo alcun significato.
Dormo pochissimo, ma non ho sonno.
Cerco l’ottimismo che mi ha sempre tirato su, ma si è nascosto… fin troppo bene…
Cerco di tirar fuori sangue dalla pietra, ma è difficile… e faticoso…
 
Sento quasi il bisogno di essere distrutto. Almeno potrò ricominciare… e sbagliare di meno.
 Chissà se esiste un modo per rinascere senza prima morire…
 
Ah… se solo riuscissi a dormire… potrei ancora elogiare l’ignoranza.
 
Alla prossima.
 
 
 

il vero nemico del cavaliere

Prima di tutto, un ringraziamento ad AnNaRè, per aver giudicato il mio blog molto divertente. Spero di scrivere di altri momenti paradossali come la chiamata la mattina presto ed il cinema, mi fa piacere che non sia il solo a ridere delle mie situazioni assurde. ^_^
 
Ora però apro una nuova categoria. Di come io sia un "Inguaribile pigro" l’ho già scritto molte volte, ma sono anche un "inguaribile sognatore", quindi è il momento che vi racconti il sogno che ho fatto questa mattina. Un piccolo preambolo: la scorsa sera ho avuto un discorso con una persona a me cara, un discorso che mi ha fatto capire molti dei miei problemi e mi ha costretto per la prima volta in maniera seria a risolverli. Dopo il discorso, invece di andare a dormire (erano 23:55, più o meno) ho deciso di fare 4 passi, per avere un pò di tempo di fare 4 chiacchiere con me stesso. Quindi sono partito da casa mia e ho fatto una gran lunga passeggiata (per chi sapesse dove abito, sono arrivato a Ciampino, alla cornetteria subito dopo il Palacavicchi), mi sono preso un cornetto alla crema, sono tornato indietro e sono ritornato a casa stanco morto (proprio come era mia intenzione) più o meno alle 3:15 di mattina. Poi sono andato a dormire.
 
Una volta che mi sono addormentato, ho fatto un sogno. Vi assicuro che di solito ne faccio molti, e la maggioranza delle quali ricordo quasi perfettamente. Ultimamente non ne ho fatti, ma devo dire che ho dormito pochino ultimamente… ^_^” Beh, il sogno in questione è più che altro una sorta di favola, che mi sento in dovere di scrivere soprattutto per me. Se non volete leggere, liberi di chiudere.
 
C’era una volta, in un regno lontano, un re che regnava con giustizia. Aveva accanto a sè la principessa sua figlia, amata da tutti per la sua bontà e generosità, per la sua voglia di vivere e per quella di aiutare gli altri.
Ma un giorno la pace finì. Un terribili drago sputafuoco, dotato di forza mostruosa e di intelligenza maligna, riuscì a rapire la principessa, lasciando il regno nello sgomento. Il re chiese chiese ai più valenti guerrieri del regno un aiuto per salvare sua figlia, ma nessuno voleva andare: tutti conoscevano la pericolosità del drago. Alla fine si fece avanti solo un giovane cavaliere, che faceva parte della scorta della principessa, chiedendo di poter compiere lui la missione. Voi direte: "Lui si che è un vero eroe, un cavaliere senza macchia e senza paura!"; mi dispiace deludervi ma non era così: le sue doti morali e di giustizia erano riconosciuti da tutti, ma provava puro terrore al solo pensiero del drago ed era quasi sicuro di morire. "Perchè lo faceva allora?" Le leggende narrano che fosse segretamente innamorato della principessa, ma non si fosse mai dichiarato perchè non si sentiva degno di lei e aveva paura di essere rifiutato; si era sempre accontentato di esserle vicino e di proteggerla se poteva. Ma stavolta non poteva lasciarla in balia del mostro, quindi si preparò a partire, sperando durante il viaggio di trovare un pò del coraggio di cui aveva disperatamente bisogno. Indossò la sua corazza, i suoi gambali e bracciali, il suo elmo, poi prese uno scudo e una spada e si preparò a partire. Il giorno della partenza un giovane mago, colpito dal fatto che volesse andare a salvare la principessa ma leggendo nei suoi occhi la paura di non riuscire, gli si avvicinò e gli diede una pergamena. Quando il cavaliere gli chiese cosa fosse, il mago rispose sorridendo: "Per arrivare alla tana del drago a piedi dovrai passare attraverso le gelide montagne, il soffocante deserto, l’insidiosa palude e poi arriveresti dal drago. La pergamena che ti dò ti permetterà di evocare una sorta di varco magico in grado di arrivare subito dal drago. Ma ricorda: poi usarlo solo prima di arrivare all’inizio delle tre insidie e solo per 3 volte. Fanne buon uso. Che il cielo ti accompagni!" Il cavaliere rimase a riflettere sul dono che aveva ricevuto e ringraziò calorosamente il mago per il suo aiuto. Poi partì. Una volta arrivato ai piedi della montagna, aprì la pergamena e davanti a sè comparve un grande cerchio magico. Il cavaliere, guardando attraverso il cerchio, poteva vedere la principessa in pericolo ma anche il terribile drago. Quindi decise di non usare il portale "Non mi sento ancora pronto ad affrontare il drago… non ne sono ancora capace. Forse passando le montagne troverò il coraggio che mi serve…" si disse tra sè speranzoso. Quindi non usò il portale e si decise a scalare la montagna. Sfortunatamente la montagna gli diede alcuni problemi, e per scalarla meglio dovette abbandonare i bracciali, i gambali e il suo scudo. Superate le montagne, arrivò davanti al rovente deserto. Aprì di nuovo la pergamena e di nuovo il portale si manifestò davanti a lui. Ancora una volta vide la principessa in pericolo, ma quando scorse il potente drago, il cavaliere capì che non aveva ancora trovato il coraggio necessario per affrontarlo, anzi il drago gli sembrava ancora più grande di prima. "NOn mi sento ancora pronto… non ne sono capace. Forse una volta superato il deserto troverò il coraggio che mi serve…" si disse tra sè meno convinto della volta prima. Quindi decise di non usare ancora una volta il portale e di incamminarsi per il deserto. Anche il deserto fu una tappa molto dura per lui, e a causa del terribile caldo fu costretto a liberarsi anche dell’elmo. Una volta superato il deserto, si ritrovò davanti alla palude. Aprì di nuovo la pergamena e il portale comparve per quella che sapeva sarebbe stata l’ultima volta.  Guardò di nuovo attraverso il portale… vide di nuovo la sua amata principessa e il drago, che sembrava ancor più terribile e spaventoso per lui dell’ultima volta. Il coraggio sapeva di non averlo trovato, e capì che continuando come aveva fatto non lo avrebbe trovato mai. Gli era rimasta solo la corazza e la spada, e sapeva che se avesse cercato di attraversare la palude avrebbe perso anche la sua ultima protezione. Solo allora si pose il problema… attraversare la palude, perdendo la sua ultima protezione ma sperando di trovare il coraggio necessario per affrontare il mostro, o varcare il portale, trovarsi di fronte la sua paura più grande e cercare di combatterla fino alla fine? Sapeva che molto probabilmente sarebbe stata la sua ultima battaglia. Doveva solo decidere come affrontarla. Rimase fermo davanti al portale per qualche secondo, continuando a riflettere su tutto ciò, e alla fine…
 
… non sò come è finita! Mi sono svegliato alle 14:30 e non sò come è finita! Altro che "La notte porta consiglio", qui ho più dubbi di prima! La soluzione del sogno in compenso l’ho trovata, ma il cavaliere alla fine avrà davvero il coraggio… di non cercare il coraggio?
 
Alla prossima.

Tutto per niente?

Vi pongo un quesito…
 
Userò un esempio lavorativo. Fate caso che, dopo tantissimi anni di disoccupazione, riuscite finalmente a trovare un lavoro. Il lavoro che siete riusciti ad ottenere è un lavoro che vi piace e vi fa anche guadagnare abbastanza bene, ma sentite che frena le vostre reali ambizioni.
 
Ora, fate caso che avete l’opportunità di fare una sorta di passo avanti e di poter andare dal vostro capo a chiedere un lavoro migliore, un lavoro che pensate nonostante tutto di meritare.
 
Solo una cosa vi riempie di dubbi: sapete che se andate dal capo per questo motivo sarebbe una strada senza ritorno e che vi aprirebbe due diverse strade. La prima (la più bella per voi) è quella della promozione: avete tentato il tutto per tutto e il capo è rimasto impressionato dalle vostre ambizioni e capacità, e alla fine ottenete un lavoro ancora per voi sconosciuto, ma che sapete ricco di soddisfazioni; la seconda (la peggiore e sfortunatamente anche la più probabile) è quella del licenziamento: il capo non ha apprezzato la tua sfacciataggine, vi fa una ramanzina memorabile e vi rimanda scocciato al vostro vecchio lavoro, ma alla fine decidete di non poter più continuare il lavoro di prima e vi licenziate.
 
In linea teorica si sà quale è la scelta giusta… ma se la cosa fosse reale, sareste davvero disposti a rischiare tanto ben sapendo di non poter tornare più indietro? Di lasciare una sorta di "limbo" confortante e rischiare un insopportabile e molto probabile "inferno" per ottenere un delizioso ma poco probabile "paradiso"?
 
Alla prossima.
 
 

4 passi per Assisi

Ora che sono sveglio sono pronto a raccontarmi del mio viaggio che ho fatto con altri miei amici ad Assisi… avrei potuto farlo anche ieri sera sul tardi, ma ero troppo stanco e ho preferito farlo una volta sveglio (so che le 4:30 del pomeriggio non è un orario con cui svegliarsi, ma avevo troppo sonno! ^_^”’)
 
Il mio racconto comincia dalla mattina del 12… ero appena tornato il giorno prima a casa, e mi ero ritrovato a fare una lunga chiacchierata telefonica con una mia amica. Tanto abbiamo parlato che alla fine mi sono accorto che avevamo finito la nostra chiacchierata alle 4 di mattina! E solo alle 6:40 dovevo presentarmi a casa di un mio amico per partire insieme per prendere il treno che passava alle 7:10!
Qualcuno potrebbe dire "Certo che sei furbo ad essere andato a dormire alle 4 di mattina!" e io rispondo: non sono andato a dormire. Ormai non avevo più sonno, quindi le mie 2 ore rimaste le ho passate prima a vedere un dvd che avevo portato (L’alba dei morti viventi) con tutti i contenuto speciali, poi gli ultimi venti minuti sono passati a farmi la barba e a preparare il mio zaino per la breve gita… non che ci fosse molto da portare, visto che saremmo tornati la sera stessa, quindi il tempo di mettere una bottiglietta d’acqua fresca, qualche abito di ricambio, un lettore mp3 e un libro ed eccomi pronto per partire!
Una volta raggiunta casa del mio amico, io e altri tre abbiamo preso il treno e siamo arrivati a Termini, dove ci aspettavano altre 3 persone. Poi tutti insieme abbiamo preso il treno e siamo partiti per Assisi, più o meno alle 8:14.
Ma ahime!, non sono un superuomo e il mio fisico lentamente non ha retto più. Durante il viaggio sono stato vittima di attacchi di sonno che per poco non mi facevano addormentare; a fatica sono riuscito a rimanere sveglio e alla fine ho avuto temporaneamente la meglio.
Una volta arrivati alla stazione di Assisi, abbiamo atteso un autobus poi una volta arrivati nel cuore di Assisi (la stazione era un pò sulla periferia, e a piedi avremmo dovuto fare un lungo viaggio) abbiamo cominciato il nostro tour.
Naturalmente non abbiamo non potuto cominciare il nostro giro dalla Basilica di S.Francesco. Ci ero già stato ma è stato un piacere rivederla… sfortunatamente c’erano troppe persone che alzavano troppo la voce all’interno della chiesa, nonostante i numerosi cartelli che chiedevano il silenzio.
Alla fine della visita alla chiesa si sono fatte le 11:15. Potrete capire che io la mattina mi ero scordato di fare colazione, quindi avevo una fame terribile; ma alla fine abbiamo vagato per le stradine strette e tortuose della città, vedendo molte altre cose.
Alla fine siamo entrati in un ristorante ed abbiamo mangiato: io mi sono preso pennette alla cacciatora (buonissime!), omelette al formaggio (vi giuro, sembrava un Blob…) e patate al forno (che secondo me avevano scongelato da poco…). Dopo il pasto abbiamo ripreso il nostro giro, con l’obiettivo questa volta di andare a visitare la Rocca maggiore, una sorta di antico castello. Abbiamo sbagliato via un paio di volte, ma alla fine siamo arrivati: peccato che non potevamo entrare perchè stavano per preparare dei fuochi d’artificio. Pazienza, dopo esserci fermati qualche minuto per riposarci (arrivare lì è stato leggermente faticoso visto che la strada era TUTTA in salita) siamo tornatio in piazza e abbiamo preso un gelato. Poi abbiamo atteso l’autobus che ci riportasse alla stazione, e una volta lì abbiamo preso il treno per Termini.
Da qui un secondo treno che mi portasse vicino casa e sono arrivato alla mia dimora alle 9-9:30.
Ora che rileggo, penso che alla fin fine non abbiamo visto molto… anzi, praticamente non abbiamo visto nulla! Ma mi sono divertito, e alla fine l’unica cosa che conta quando visiti un posto diverso da quello a cui sei abituato è portare i compagni giusti. E penso che alla fine eravamo proprio le persone adatte!
 
Alla prossima!
 
 

Ritorno dalle vacanze (????)

Eccomi di nuovo a casa!!! Che gioia!!! Ho fatto 6 ore di treno… ma ne è valsa la pena!!!
 
Ho trascorso, come ogni estate, la prima parte delle mie vacanze estive dai nonni a Caserta. Per carità, è giusto andare a trovare i parenti che non vedo da tanto tempo… ma rimanere più di 2 settimane è una sorta di incubo!!!
 
Le cause? Vediamo da dove posso cominciare…
1) il posto dove vado in estate si svuota e non c’è nessuno…
2) naturalmente l’estate è il periodo in cui tornano i miei cuginetti… e indovinate chi deve fare da baby-sitter? IO!!!! ^_^””’
3) Potreste pensare "Ma non hai neanche un amico lì?". Certo che li ho. Da piccolo abitavo lì e giocavo con un sacco di amici. Il problema è passata l’infanzia… quasi tutti i miei vecchi "amici" sono diventati gasati che fanno le impennate sui motorini per fare gli scemi di fronte alle ragazze…
Dico quasi perchè un amico nel vero senso della parola è rimasto. Si chiama L. e fa il secondo anno di università a Medicina. E’ stato gentilissimo con me… lo è ogni volta che ci incontriamo. Mi invita ad uscire, ci vediamo dei film a casa sua… insomma, un’ancora di salvezza!! ^_^ Ma anche lui ha qualcosa di… non voglio dire "strano", ma… vi faccio un esempio: è un tipo che vuole a tutti i costi abbandonare il luogo dove vive, che giudica noioso e soffocante…(concordo quasi su tutto ^_^”) e ha una sorta di ambizione che a volte è inquietante. A volte ho l’impressione che mi sia amico solo perchè vuole assolutamente il mio aiuto se un futuro andrà a lavorare a Roma. Ma sono sicuro che non è così… almeno me lo auguro…
 
Quindi, dopo una brutta litigata con mia madre, rieccomi a Roma. Domani mattina mi devo svegliare alle 5 per non perdere il treno e poter così andare ad Assisi con gli amici, quindi me ne vado a nanna.
 
Alla prossima!