Archivio mensile:marzo 2015

Tutti mentono… per una ragione. Ma quale?

Sta cominciando a preoccuparmi. Ha una barba più lunga del solito… credo siano ormai 3 settimane… e continua a farla crescere. Credo che gli dia anche fastidio, visto il modo in cui si passa la mano sul viso ogni tanto.

io invece l’altro giorno l’ho visto entrare nella dispensa e spazzolarsi qualcosa come 10 – 12 biscotti che se fosse in procinto di morire di fame. In realtà era molto divertente, sembrava volesse abbuffarsi come se non ci fosse un domani!

Fratellino, non credo ci sia molto da scherzare. Sono brutti segni. Si sta strascurando più del solito, ha di nuovo una brutta fame nervosa… insomma, lo sappiamo per esperienza che sta cercando di lasciarsi andare e di colmare qualche vuoto che ha in sè. Chissà quale è il problema stavolta.

…donne?

Non sei un tantino generico e superficiale?

Perchè? Andiamo… ci dimentichiamo sempre che è un uomo. E tutti gli uomini pensano sempre ad una cosa.” si volta verso il giovane “MI correggo… QUASI tutti gli uomini pensano ad una determinata cosa

…?

…come volevasi dimostrare. E la settimana scorsa sono state due le occasioni, giusto? Due persone che gli sono molto care, e per le quali ha provato qualcosa. O prova… accidenti, su questo ammetto di non capirci nulla. E’ l’unica cosa per la quale ha una perfetta faccia da poker. Non capisco se è un sentimento presente.. o residui di un sentimento passato.

Può anche essere vero, anche se in realtà farebbe soltanto venire un’altra domanda. Facciamo l’ipotesi che gli manchi una… presenza femminile più intima.” il cinico ridacchia “Perchè non si attiva a riguardo? Alla fin fine, non è male. Insomma, anche io non sono granchè eppure ho trovato la donna dei miei sogni. E all’epoca ero anche più restio di lui al contatto umano.

Secondo me è quella cosa che dice sempre quando si mette le mani tra i capelli mentre usa il computer e guarda siti pieni di nomi di nomi strani. Come li chiamava?” ci pensa un attimo “Aziende! Si, il nome è quello. L’ho sentito deprimersi abbastanza dopo una mattinata passata a vederle, e cercare di contattarle. Ha fatto lo stesso anche quando andava in giro come se fosse un venditore porta a porta.

Hmmm… ha senso. Ci sono persone che arrivano a sentirsi inutili, visto che sono a casa a non fare nulla e vorrebbero avere un lavoro che gli permetta di poter fare progetti. Evidentemente l’ambito sentimentale lo considera un progetto, per questo al momento ha deciso di ignorarlo.

Credo che in realtà sia qualcosa di più profondo e personale. Ma resta il fatto che probabilmente un lavoro, di qualunque tipo, è il primo passo che aspetta per potersi muovere in una direzione di sua scelta.

Insomma, dobbiamo sperare per il meglio?

Come facciamo sempre.

… il problema è un altro.

…!

….?

… chi ha parlato?

… scappare. E’ la cosa che sa fare meglio. La cosa in cui è vero maestro. Mantiene le distanze, si scopre il meno possibile, quando gli succedono brutti eventi, di qualunque genere, non soffre più di tanto perchè è già preparato all’ipotesi peggiore. Lo psicologo ha ragione. Il mondo fantastico, le realtà alternative… anche adesso si nasconde dietro di noi. Un giorno non ci saremo a fargli da paravento. Un proiettile dovrà pur colpirlo al cuore, almeno una volta. E’ il momento che provi che cos’è il VERO dolore, o meglio… è il momento che si ricordi cosa vuol dire soffrire per davvero. E’ l’unica cura.  Più di tutte le chiacchiere che avete fatto fino ad ora.

……

…….

…. sai…” rivolto al cinico, dopo qualche secondo di silenzio “Sembra quasi la tua versione più st****a.” ridacchia “Non riesci nemmeno ad aggiungere nulla. Ti è persino caduta la sigaretta che tanto ti avrebbe solo fatto tossire come un motore ingolfato. Su di te ha funzionato.

 

A spasso per Roma – Cinecitta’, la fabbrica dei sogni

La visita che sto per descrivere non era prevista, ma è nata dalla “necessità”: la mia amica L. da Catania era di passaggio a Roma insieme al suo collega di lavoro A. domenica e lunedì, quindi avevo poco tempo da passare insieme alla mia amica. Visto che avevano previsto di fare una visita guidata a Cinecitta’, soprattutto per il grande amore di A. per il cinema… mi sono unito a loro.

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La cinepresa che ha dato "ufficialmente" inizio a Cinecitta'

La nostra prima tappa è stata la “Palazzina Fellini”. La prima parte era dedicata alla storia di Cinecitta’, nata per volere di Mussolini consapevole della grande importanza di questo mezzo di comunicazione in termini di propaganda, il suo sviluppo e strumento di rilancio della cinematografia italiana. La seconda era dedicata alla figura di Federico Fellini attraverso disegni,  filmati, immagini e costumi tratti dai suoi film più famosi.

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Costumi tratti dai più famosi film di Fellini

Ci siamo quindi spostati nella “Palazzina Presidenziale”, dove invece ci si focalizzava sul backstage di ogni creazione cinematografica. Erano presenti diverse stanze, ognuna rappresentante una diversa parte del film.

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Costume di scena tratto dal film "Cleopatra"

Nella stanza del regista erano presenti fotografie ed effetti personali appartenenti a registi famosi, da Sergio Leone a Martin Scorsese, nella stanza della sceneggiatura erano presenti stralci di sceneggiature e storyboard, nella stanza del sonoro erano proiettati stralci di film scelti per detetminate caratteristiche sonore, nella stanza del costume era presente una installazione interattiva con la quale si poteva giocare a ricreare costumi tratti dai film, infine la stanza della finzione era dedicata ai primi effetti speciali e alle trasformazioni tramite trucchi.

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Inizi guardando una mostra... e finisci in un sottomarino della Seconda Guerra Mondiale. Magie del cinema.

La parte finale della Palazzina era una ricostruzione di un sottomarino della Seconda Guerra Mondiale fatta per un film. Era un posto potenzialmente ludico, pieno di manopole (la maggior parte delle quali bloccate), di indicatori di profondità/pressione/carburante,  un timone e perfino un periscopio! Abbiamo cercato di fare una foto “di lavoro sottomarino”, ma con l’autoscatto è riuscita a metà.

Abbiamo quindi aspettato le 11:30, ed infine è comparsa una guida per noi e per un altro gruppo di persone. Abbiamo quindi dato inizio al tour guidato. Abbiamo iniziato entrando in un teatro di posa vuoto, dove abbiamo potuto renderci conto della sua grandezza, della sua insonorizzazione e della presenza di camerini e di un green screen. Ci ha inoltre spiegato che i teatri di posa vengono usati non solo per i film, ma anche per telefilm e per programmi televisivi. Poi finalmente abbiamo visto qualche set all’aperto ancora integro, ammirandone la maestria dei costruttori e la composizione in legno e vetroresina. Vi lascio qualche foto, così potete farvi un’idea.

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Set del molo dal film "Gangs of New York"

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Set medioevo fiorentino/Assisi

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Panoramica set antica Roma

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Particolare set antica Roma

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Set quartiere popolare antica Roma

Che posso dire per concludere? L’ingresso è costato 20 euro, ed il tempo è stato costantemente piovoso, quindi abbiamo dovuto lottare con gli ombrelli e con diverse pozzanghere, soprattutto quando l’acqua si mischiava alla sabbia (non vi dico il fastidio ^^”). Ma dal mio punto di vista vale decisamente la pena. Il fascino dei set, dei costumi e della semplice “magia del cinema” vale una visita. Vi lascio con una frase di Federico Fellini, scritta su una targa appesa all’esterno del teatro di posa 5, che spiega il suo amore per Cinecitta’ e per il cinema in generale.

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Alla prossima!

Uomini/donne ed animali preferiti

Il mio psicologo, nella scorsa sessione che abbiamo fatto insieme, ha detto che in molti casi le persone che amano determinati tipi di animali lo fanno perché inconsciamente ne apprezzano virtù ed modi di vivere… due concetti che vorrebbero intimamente possedere anche loro.

A ne piacciono di gatti. E forse lo psicologo ha ragione.

Mi piace la loro innata eleganza, i loro movimenti leggeri e sinuosi, il loro passare per una stanza magari inosservati ma sempre aggiungendo un tocco di bello all’ambiente.

Mi piace il loro modo di vivere libero e sempre conservando quel minimo di selvaggio nei loro cuori. Si sentono liberi di esplorare, senza alcun freno alla loro libertà. Non per niente, il gatto che abita con te non ti riconosce come padrone, ma solo come un “gatto più grande”

Mi piace la loro voglia di coccole, anche se varia da gatto a gatto. L’atto di farsi coccolare è terapeutico sia per l’umano che per il gatto stesso. E lo ammetto, sentire le fusa di un gatto che sembra godersi le coccole è qualcosa che mi manda in brodo di giuggiole XD

… un gatto non dimentica. Se pensa di aver subito un torto da qualcuno, se lo ricorda a lungo, magari aspettando il momento buono per affilare le unghie.

quindi si… forse è più giustificato di quello che credessi il mio amore per i felini.

Alla prossima.