“Sta cominciando a preoccuparmi. Ha una barba più lunga del solito… credo siano ormai 3 settimane… e continua a farla crescere. Credo che gli dia anche fastidio, visto il modo in cui si passa la mano sul viso ogni tanto.”
“io invece l’altro giorno l’ho visto entrare nella dispensa e spazzolarsi qualcosa come 10 – 12 biscotti che se fosse in procinto di morire di fame. In realtà era molto divertente, sembrava volesse abbuffarsi come se non ci fosse un domani!”
“Fratellino, non credo ci sia molto da scherzare. Sono brutti segni. Si sta strascurando più del solito, ha di nuovo una brutta fame nervosa… insomma, lo sappiamo per esperienza che sta cercando di lasciarsi andare e di colmare qualche vuoto che ha in sè. Chissà quale è il problema stavolta.”
“…donne?”
“Non sei un tantino generico e superficiale?”
“Perchè? Andiamo… ci dimentichiamo sempre che è un uomo. E tutti gli uomini pensano sempre ad una cosa.” si volta verso il giovane “MI correggo… QUASI tutti gli uomini pensano ad una determinata cosa”
“…?”
“…come volevasi dimostrare. E la settimana scorsa sono state due le occasioni, giusto? Due persone che gli sono molto care, e per le quali ha provato qualcosa. O prova… accidenti, su questo ammetto di non capirci nulla. E’ l’unica cosa per la quale ha una perfetta faccia da poker. Non capisco se è un sentimento presente.. o residui di un sentimento passato.”
“Può anche essere vero, anche se in realtà farebbe soltanto venire un’altra domanda. Facciamo l’ipotesi che gli manchi una… presenza femminile più intima.” il cinico ridacchia “Perchè non si attiva a riguardo? Alla fin fine, non è male. Insomma, anche io non sono granchè eppure ho trovato la donna dei miei sogni. E all’epoca ero anche più restio di lui al contatto umano.”
“Secondo me è quella cosa che dice sempre quando si mette le mani tra i capelli mentre usa il computer e guarda siti pieni di nomi di nomi strani. Come li chiamava?” ci pensa un attimo “Aziende! Si, il nome è quello. L’ho sentito deprimersi abbastanza dopo una mattinata passata a vederle, e cercare di contattarle. Ha fatto lo stesso anche quando andava in giro come se fosse un venditore porta a porta.”
“Hmmm… ha senso. Ci sono persone che arrivano a sentirsi inutili, visto che sono a casa a non fare nulla e vorrebbero avere un lavoro che gli permetta di poter fare progetti. Evidentemente l’ambito sentimentale lo considera un progetto, per questo al momento ha deciso di ignorarlo.”
“Credo che in realtà sia qualcosa di più profondo e personale. Ma resta il fatto che probabilmente un lavoro, di qualunque tipo, è il primo passo che aspetta per potersi muovere in una direzione di sua scelta.”
“Insomma, dobbiamo sperare per il meglio?”
“Come facciamo sempre.”
… il problema è un altro.
“…!”
“….?”
“… chi ha parlato?”
… scappare. E’ la cosa che sa fare meglio. La cosa in cui è vero maestro. Mantiene le distanze, si scopre il meno possibile, quando gli succedono brutti eventi, di qualunque genere, non soffre più di tanto perchè è già preparato all’ipotesi peggiore. Lo psicologo ha ragione. Il mondo fantastico, le realtà alternative… anche adesso si nasconde dietro di noi. Un giorno non ci saremo a fargli da paravento. Un proiettile dovrà pur colpirlo al cuore, almeno una volta. E’ il momento che provi che cos’è il VERO dolore, o meglio… è il momento che si ricordi cosa vuol dire soffrire per davvero. E’ l’unica cura. Più di tutte le chiacchiere che avete fatto fino ad ora.
“……”
“…….”
“…. sai…” rivolto al cinico, dopo qualche secondo di silenzio “Sembra quasi la tua versione più st****a.” ridacchia “Non riesci nemmeno ad aggiungere nulla. Ti è persino caduta la sigaretta che tanto ti avrebbe solo fatto tossire come un motore ingolfato. Su di te ha funzionato.”