E così ieri il mio concorso per diventare maresciallo dei Carabinieri è finito.
Ho finito di studiare su un librone assurdamente grande la cultura generale, soprattutto la parte riguardante educazione civica (che proprio non riuscivo ad imparare)… ho finito (ma con qualche dubbio) di andare 3 volte alla settimana a correre su un campo di atletica per migliorare i miei tempi sui mille metri e il mio salto in alto… finito di svegliarmi ogni mattina alle 4:30/5 per andare a Roma con mio padre ed aspettare che apra la caserma… finito di attendere ore intere per sapere cosa fare.
Ieri mattina, dopo avermi fatto attendere per 4 ore senza farmi sapere il risultato delle prove fisiche, tutto finisce con un "NON IDONEO". Beh, sono i rischi del mestiere. Ci sono abituato, nonostante tutto. Ho fatto altri concorsi e tutti sono finiti verso la fine. Posso dire di essere soddisfatto, perchè fisicamente sono a posto… ma la psichiatra ha trovato il problema per buttarmi fuori. Infatti nella motivazione per avermi escluso si legge "ANSIA DA PRESTAZIONE NON CONTENUTA"
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Quando ho fatto il colloquio con la psichiatra, è successo più o meno questo:
"Buongiorno."
"Buongiorno. Dai test che abbiamo fatto lei risulta essere un tipo diffidente."
"…. in che senso scusi?"
"Lei tende a non aprirsi con facilità. Probabilmente ha pochi o quasi nessun amico."
"Non vorrei essere scortese ma gli amici ce li ho…"
"E’ fidanzato?"
"No"
"E’ mai stato fidanzato?"
"No." (mi domando ancora perchè non ho mentito)
"Vede? E’ lampante."
"Cosa?"
"Che lei ha paura di aprirsi. Non sa che aprirsi la porterebbe a vivere meglio la sua vita?"
"….."(mi limito ad osservarla per capire dove vuole andare a parare)
"Una persona con poche amicizie e nessun amore non è una persona positiva. Sicuramente non è mai stato innamorato…"
"Allora… mi scusi. Io non posso criticare il suo lavoro perchè non lo conosco, ma se posso permettermi un’osservazione, prima di fare affermazioni simili dovrebbe sentire anche il mio parere… mi sbaglio?"
"Allora mi dica."
"Dal modo e dal tono con cui mi parlava di amore e di amicizia sembravano quasi cose che si potrebbero comprare al supermercato… se così fosse non li vorrei. E comunque forse ha ragione, sono diffidente ma preferirei usare il termine prudente. Penso che l’intimo di una persona sia forse il tesoro più prezioso… e io non voglio condividere il mio "tesoro" con tutti. Non posso… non VOGLIO diventare subito amico di una persona. Voglio conoscerla, parlarci, e poi con il tempo stringere un’amicizia. Faccio male secondo lei?"
Il colloquio con la psichiatra finiva in questo modo. Lei che scuoteva la testa poco convinta e io che mi stavo infervorando per supportare le mie opinioni. Eppure mi hanno scartato per una motivazione che con il dialogo che ho scritto c’entra poco o niente. Mah….
L’unica cosa che mi rode veramente è il fatto che ho dovuto studiare più di un mese per il concorso, tralasciando i miei doveri universitari… per il resto trovo lati positivi che un pò mi tirano su, tipo l’allenamento per la prova fisica che mi ha fatto indubbiamente bene, l’ulteriore esperienza che sicuramente ho maturato…
Eppure mi sento un fallito di dimensioni cosmiche. Come tutti gli altri concorsi (e le cose che sto facendo in questo periodo) è finito male. Non è bastato essermi impegnato con tutto me stesso… il mio fisico non mi ha abbandonato, ma è la seconda volta che la mia mente mi fa fallire i miei obiettivi.
Sinceramente sono stufo. La voglia di fare mi sta passando giorno dopo giorno e non ho più molta voglia di ridere… e visto che avrò pianto in questi anni si e no 2 volte, di lacrime ne ho in abbondanza. Ecco, mi sto lamentando invece che attivarmi per risolvere i miei problemi. Questo non va bene, lo so anche io, ma….
….mi concederò un periodo di tristezza, che con il tempo la mia psiche provvederà a mettere in un angolino buio della mia mente e che dimenticherò. Farò in modo di non tormentare nessuno con i miei guai.
Alla prossima.