Tutto il mio sogno cominciava in una casa. Era fatta tutta di pietra. Camino in pietra, tavolo e mobile in pietra. Sedia di pietra, e sul tavolo di pietra un bicchiere di pietra… con i residui di un liquido, che non so quale fosse. Poi la scena si sposta all’esterno… e lì faccio la mia comparsa io. Vesto come mio solito (molto casual… o come dice mia madre, con i primi abiti che ho trovato davanti agli occhi…^^”) e sono seduto su un’altra sedia di pietra all’esterno. Non faccio ninete, osservo il paesaggio. O meglio, osservo l’infinita distesa di deserto attorno a me. Fa un caldo terrificante… una specie di forno. Non spira un alito di vento. Eppure, io sto bene. Come se fossi abituato al caldo e a tutto il resto.
POi, in una delle tante giornate, sento un alito di vento. Mi sorprende parecchio, perchè non c’è mai stato vento nel deserto. Però è un vento lievissimo, che sembra provenire da un’altra parte più lontana. Sono così curioso che decido di seguire questa debole traccia… anche se mi domando quanto sia lontana. Non ho mai fatto viaggi, quindi un pò mi preoccupa. Parto comunque.
Cammino, cammino… il paesaggio non cambia mai, sempre e solo sabbia e sassi. Seguo quell’esile filo di vento… e nel mentre una voce vaga nella mia testa comincia a dire "Non starai andando troppo lontano? Sei sicuro che non ti stancherai prima di arrivare… in un posto che nemmeno sai se esiste?" Ascolto le voci, ma continuo a camminare.
Dopo il vento, comincio a sentire dei rumori. Acqua che scroscia, voce che canta. Sono sempre più vicino, e la cosa comincia a rendermi entusiasta… ma mi fanno male i muscoli delle gambe e mi sento stanco. La voce mi ripete "Lo vedi, non ce la fai. Torna indietro, non sai cosa troverai." Ma io proseguo, testardo.
Poi, dopo una camminata che non finisce mai, vedo in lontananza qualcosa. Qualcosa di verde e di azzurro. Che sia il posto dove devo arrivare? Comincio ad accelerare il passo, cominciando addirittura una specie di corsetta. Sento anche meglio la voce che canta. Ma sento anche meglio la voce che mi avverte "Potresti non arrivarci… stai attento… e dopo non tornerai più indietro…". la cosa un pò mi spaventa, ma comincio a correre. Con tutte le forze che ho. Ma contemporaneamente mi fanno malissimo le gambe. Più mi avvicino, più rallento. Abbasso lo sguardo… e vedo che le mie gambe e braccia si stanno pietrificando. ma il traguardo è vicino, cerco di farmi forza. Sollevare le gambe è sempre più difficile, e alla fine non ci riesco proprio più. Mancano pochi metri.. allungo un braccio… e alla fine mi ritrovo pietrificato del tutto. Tranne gli occhi. Quelli sono ancora vivi, ed osservo malinconico il posto che non riesco a raggiungere. La voce nella mia testa mi dice "Te l’avevo detto. Non ci saresti arrivato. ma non preoccuparti… questo giardino andrà via… e tu tornerai come eri prima." Allora socchiudo gli occhi.. quasi cercassi di sforzarmi di andare avanti… e anche i miei occhi vengono pietrificati.
Adesso sono statua del tutto. Completamente immobile. subito prima del giardino. Poi, lentamente ma inesorabilmente, comincio a sgretolarmi. Prima piccole crepe, poi sempre più grandi e profonde… e alla fine mi sbriciolo, e di me rimane solo un mucchio di polvere. Passa un gran vento e spazza tutto via, non facendo rimanere niente di me. O meglio.. da sotto il mucchietto di polvere spunta una specie di piccolissima piantina. Di massimo due centimentri. E qui mi sveglio.
Ultima cosa da dire: nel sogno avevo davvero un fisico "scolpito nella pietra" (giusto per rimanere in tema ^^”)
Alla prossima.