Ricordi di vetro scheggiato

  
Ho sempre pensato (ed in parte lo penso ancora) di avere una pessima memoria. Non per niente, continuo a scrivere il mio blog anche per ricordare. Ultimamente però ho posto la questione in modo diverso: forse non è perchè non ricordo nulla che conservo, ma perchè ho paura di ricordare in modo sbagliato. Ciò mi porta a conservare ogni cosa: foto, canzoni, conversazioni.
 
Infatti, usando messenger, ho usato l’impostazione "Salva conversazioni" e quindi ho in una bella cartella sul pc tutte le conversazioni fatte con i miei amici di web. Che poi, è un termine riduttivo: molti di loro sono amici in carne ed ossa adesso. Ma resta il fatto che praticamente li sento solo tramite msn. Bene, tornando a noi… ho le conversazioni salvate dal Gennaio 2008 (ho avuto problemi di pc prima di quella data) quindi ho UN SACCO di ricordi stivati sul mio pc. Alcuni di questi mi ricordano di persone che avevo iniziato a conoscere e poi si sono perse… altre di memorabili cazzate XD… e altri più seri. MOLTO più seri.
 
Tempo fa (ricordarlo me lo fa sembrare interminabile) dopo un brutto periodo di sbandamento e di "crisi mistico-mentali", avevo deciso di fare tabula rasa. E quindi, sebbene la decisione sia stata di una sofferenza che nessuno di voi può neanche lontanamente immaginare, ho concellato messaggi sul telefonino e mail sul pc che mi conservavo con cura. Perchè, sebbene mi ricordassero eventi che mi hanno fatto soffrire, erano anche la testimonianza palpabile del fatto che io sono stato felice e ho aiutato a rendere felice qualcuno con la mia semplice e a volte inconsistente presenza. Ma non ce l’ho fatta a cancellare quelle conversazioni.
 
Non le riguardo mai. Ho raggiunto un certo amor proprio che mi impedisce di farmi del male. Ma oggi… forse ero debole, non so. Fatto sta che ho scelto un mese estivo (e l’estate/agosto è la stagione/il mese che più mi ha fatto del male. E anche Dicembre/ Gennaio) e ho dato un’occhiata. E grazie al cielo che è stata solo un’occhiata.
 
E’ stato per un attimo come toccare un raffinatissimo oggetto in cristallo di grandissimo valore e toccarlo con delicatezza, con attenzione, con affetto, quasi accarezzandolo per ricordarne il calore. E poi… quello stesso cristallo è esploso, lasciando le mie mani sanguinanti e pieni di cocci taglienti infilati nella carne. e che poi quelle scheggie si siano infilate nel mio corpo e non abbiano lasciato tracce esterne. In pratica… come se non fosse successo nulla.
 
…. mi ero scordato di avere ancora delle scorie in me. Ma devo ammetterlo: sono sorpreso. Nonostante il tempo passato abbia fatto perdere loro molta della loro pericolosità, riescono ancora a farmi molto male.
 
Alla prossima.

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